27 gennaio giorno della memoria

Il 27 gennaio, giorno della memoria, partecipo, con il mio libro Stalag XB, a due iniziative. A Bologna alle 19,00 con la presentazione del libro presso Vanilia & Comics in Via del Pratello, 100. Un nuovo luogo per il fumetto. Curato da Otago un’agenzia di promozione culturale a BOLOGNA.

Mentre sempre lo stesso giorno a Caltagirone in provincia di Catania si inaugura alle 18,00 la mostra “STALAG XB, storia di un non ritorno“. Una mostra ideata e realizzata da Silvana Vialli e da me.  Si tratta di 30 pannelli che raccolgono le tavole del fumetto e diverse foto di Vittorio Vialli alle quali mi sono ispirato per i disegni. Alcune tavole di introduzione che spiegano la vicenda storica degli internati militari italiani e le biografie di Gioacchino Virga protagonista del libro e Vittorio Vialli.  L’iniziativa è a cura di Sebastiano Favitta e Attilio Gerbino della GALLERIA FOTOGRAFICA LUIGI GHIRRI e si terrà presso la GALLERIA LUIGI STURZO di Caltagirone, dal  27 gennaio al 20 febbraio 2011. Il 19 febbraio per la conclusione della mostra ci sarà un incontro con le scuole ma di questo ve ne parlerò più avanti.

Spero che questa mostra continui a girare soprattutto nelle scuole dove è sempre molto necessario mantenere il ricordo di ciò che accadde. Non vorrei sempre cogliere l’occasione per parlare dell’attualità, ma il nazismo e il fascismo prima di essere stati quello per cui noi li ricordiamo maggiormente, campi di concentramento e di sterminio, furono anche momenti di grande acclamazione di masse popolari. Questo lo ribadisco per ricordare che non sempre è immediatamente visibile la tragedia che sta dietro quegli uomini che si vogliono imporre al di sopra delle regole della collettività.

4 risposte a “27 gennaio giorno della memoria

  1. Sosteneva Primo Levi che “tutti coloro che dimenticano il proprio passato saranno costretti a riviverlo”. Ogni sforzo in direzione del mantenimento della memoria del passato perciò è uno strato di fondamenta su cui costruire un futuro, secondo me.

  2. Ho bisogno di ascoltare. Parola dopo parola l’orrore assume una forma,un nome..dopo alcune frasi solo il silenzio. E’ mio nonno che parla,87 anni domani e IMI internato prima a Trblinka e poi a Sobibor. Nessuno ha mai saputo,ha chiesto di raccontare solo ora..prima che la malattia lo consumi del tutto. Neanche sapevo chi fossero gli Imi. Voleva solo tornare a casa..

  3. Sono storie che vanno raccontate prima che vengano cancellate del tutto. Su http://8settembre1943.info sto raccogliendo insieme ad altri queste storie, un luogo nella rete.

  4. Ho letto le testimonianze. Inizio a scrivere anch’io,vediamo come riesco a riordinare gli eventi. A volte l’emozione,la rabbia e le lacrime che devono uscire offuscano il ricordo.. Faro’ del mio meglio. Grazie.

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