Da quando è nato paroledisegnate, il nuovo blog dedicato al lettering, sento la necessità di ridefinire il terreno d’incontro con voi visitatori del mio blog. Fino ad ora mi sono barcamenato tra fumetto e editoria, lettering e scrittura, tecnologia e il mio personale punto di vista sulle cose attorno a me.
Con l’arrivo di noicimettiamoilbecco molte delle mie energie si sono convogliate nella produzione d’approfondimenti e segnalazioni della ricca produzione culturale e sociale in rete, sull’organizzazione di nuovi progetti e proposte che dall’autunno caratterizzer‡ il sito targato Becco Giallo.
Ho iniziato questo post parlando del nuovo blog paroledisegnate, un luogo dove approfondire l’interesse verso il mondo della scrittura disegnata. Argomento abbastanza affrontato nel campo del design e molto meno in quello del fumetto. Ho scoperto con meraviglia che l’argomento suscita un inatteso interesse. Ad allargare l’attenzione contribuiscono alcuni post dedicati alla fine della scrittura a mano e all’alfabeto corsivo imparato a scuola da bambini.
A contribuire alla mia bassa produttività sul blog ha contribuito twitter.
Infatti, anche twitter assorbe molto della mia attenzione. In questo periodo su twitter sto seguendo molti blogger interessanti e i filoni del mio interesse sono diversi. Dal mondo del fumetto all’editoria in genere, dalla politica internazionale a quella italiana. Ciò che m’interessa di twitter è la possibilità di ricercare argomenti e trovare spunti interessanti. Soprattutto sono io che decido quali informazioni mi sembrano interessanti e quali utenti seguire. Non devo cercare tra le tantissime informazioni, commenti, video o segnalazioni su facebook che spesso trovo poco interessanti. Fb, lo apro più di rado, per verificare messaggi e commenti che mi riguardano personalmente. A proposito, avete notato che su FB ci auguriamo di rincontrarci con i vecchi amici e compagni di scuola, e quasi mai avviene? Forse su FB ci permettiamo di soddisfare il nostro superficiale bisogno di inondare con il nostro amore il prossimo. “Mi piace”, “mi piace” e “mi piace” e con un click ci sentiamo vicini al nostro amico al quale ricambiamo un suo precedente “mi piace” ad una nostra frase ad effetto. Non snobbo affatto FB perché mi ha permesso di conoscere tante persone e le rimpatriate virtuali con i vecchi compagni di scuola e amici di un tempo mi fanno molto piacere. Per chi non conosce il meccanismo di twitter, la differenza sostanziale sta nel fatto che non chiedi o ricambi l’amicizia a nessuno. Tu segui chi scrive cose che t’interessano e non è detto che questi ti seguiranno. Tu scrivi quello che a te interessa e qualcuno ti seguirà. Se ti chiami M.M. Lupoi, il gran capo del fumetto targato Panini, avrai 108.000 followers se ti chiami Marco Ficarra elimina gli ultimi tre zeri e i conti tornano.
Per ritornare sul tema ridefinizione del mio blog, aggiungo che continuerò a parlare dei miei disegni e dei miei fumetti. Attualmente sono anche quelli molto in calo e la responsabilità è anche al mio impegno sul fronte lettering. Al momento vi lascio un po’ in sospeso, ma presto vi descriverò per bene di cosa sdi tratta. Vi dico solamente che la mia estate la sto passando tra i libri. Unico indizio è il “Pogo” di Walt Kelly.
Non mancherò di continuare a parlarvi del mio Stalag XB e dei suoi continui sviluppi. A breve anche su questo fronte ci saranno delle interessanti novità. Giusto per rimanere sull’onda dei giochi per l’estate, l’indizio è questo: non sarà di carta.