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Il lettering nel corso di linguaggi del fumetto

Sono già 3 anni che insegno Lettering al biennio di Linguaggi del fumetto dell’Accademia di Belle arti di Bologna. Il lettering per il fumetto è da sempre il lavoro che mi identifica nel mondo del fumetto. Da quando nel 1995 con Andrea Accardi ho aperto lo Studio RAM per cominciare l’avventura del lettering digitale. Oggi non mi capita quasi più di fare materialmente del lettering, mi occupo di elaborare font per il fumetto, organizzare il lavoro dello studio, di comunicazione sul web, qui trovate tutto. Il lavoro si trasforma e sempre nuove sono le sfide che si presentano. Qualche anno fa, quando ho saputo che in Accademia cercavano un insegnante di lettering, ho pensato che poteva essere un’esperienza interessante. In fondo dovevo raccontare ai ragazzi il lavoro che da anni svolgevo tutti i giorni.
Devo ammettere che il primo giorno d’insegnamento ero emozionato e in parte preoccupato, tornavo da insegnante nello stesso luogo dove ero stato da studente. Poi, non sapevo bene che tipo d’esperienza mi sarei trovato ad affrontare, una cosa è svolgere la professione del lettering ed un’altra è insegnarla . Oggi, appena terminati gli esami da qualche giorno del terzo anno d’insegnamento, mi sento molto soddisfatto per questa bella esperienza. Penso che insegnare è sapere ascoltare e ridefinire costantemente nuovi obiettivi insieme agli studenti. Penso di esserci, almeno in parte, riuscito, a confermarlo è l’entusiasmo degli studenti quando guardiamo il loro lavoro. Il confronto con i ragazzi mi ha dato molti stimoli e tanta voglia di continuare questo lavoro. Ogni anno modifico il corso, aggiungo o tolgo qualche passaggio, faccio piccole variazioni per dare il meglio nel tempo a mia disposizione.
Mi piace soprattutto quando gli studenti dopo un lungo percorso di disegno a mano libera delle lettere e il processo di digitalizzazione tramite il programma FontLab, scoprono con gioia di avere realizzato qualcosa che non immaginavano di poter fare. Vedere il loro font nei loro fumetti, poter variare il disegno delle lettere, adattarlo alle loro esigenze, aggiungere qualità al loro lavoro è un piccolo traguardo che li aiuta nel loro percorso di ricerca sul linguaggio del fumetto. Da poco è nato il sito del corso dove è possibile vedere i lavori degli studenti del biennio e dove è possibile farsi un’idea del lavoro che realizziamo insieme agli altri docenti. Da qui lo potete visitare.

Mentre nel blog paroledisegnate vengono pubblicati e commentati i font degli studenti. Nell’immagine la foto delle prove di disegno realizzate da Lucréce (Lucrezia Buganè).

Antonio Basoli e i suoi disegni

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Oggi pomeriggio verrà presentato in Accademia di Belle Arti a Bologna l’edizione stampata della Persia immaginaria tratta dai quaderni di disegno di Antonio Basoli, professore di Ornato dal 1834 al 1848 presso l’Accademia di Bologna. I quaderni di disegno sono molto belli e ricchi di dettagli, è stato un vero piacere poterli vedere e sfogliare. Bellissime scenografie, paesaggi, le armature, i vestiti antichi. Un’archivio dell’immaginario del mondo. Chissà se Magnus l’ha utilizzato per disegnare il suo oriente?  Il progetto è di Paola Bristot, docente di Storia della Grafica realizzato con la collaborazione di Eleonora Frattarolo, responsabile del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe e Fabia Farneti, responsabile dell’Archivio Storico. Il mio studio si è occupato della parte grafica.

Il lavoro è stato affascinante, il problema fondamentale era scannerizzare degli antichi quadernoni di disegni. Abbiamo trovato uno studio specializzato nella scansione proprio di antichi documenti A. M. Image di Bologna. Infatti non era possibile usare uno scanner piano per questi antichi volumi. L’A. M. Image ha utilizzato un laser speciale che ha permesso la scansione a libro aperto.

Poi noi abbiamo realizzato il progetto grafico e impaginato i disegni e mandato in stampa il lavoro. A questo lavoro hanno partecipato diversi ragazzi tirocinanti dell’Accademia, Nicolino Picone, Marta Rossignoli e Davide Bonazzi. Oggi sarà un’occasine speciale perché alla presentazione alle ore 15 in aula magna in Accademia, Eleonora Frattarolo mostrerà alcuni dei quaderni di originali, conservati presso il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, da cui è stata tratta la pubblicazione destinata, in primis, agli studenti dell’Accademia di Belle Arti, come nelle intenzioni del professor Antonio Basoli.

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MyBackPages

Vi segnalo MyBackPages questo interessante progetto di Emidio Clementi e Gianluca Costantini del Biennio specialistico “Linguaggio del fumetto” dell’Accademia di Belle Arti. Con la partecipazione degli studenti Davide Abbate, Michele Benincasa, Enrica D’Incalci, Elena Guidolin, Valentina Murphy, Gabriele Peddes, Davide Bart. Salvemini, Serena Schinaia, Valentina Viesti. Un esempio di come si possano realizzare dei progetti di collaborazione attiva tra studenti e docenti.

Giacomo Baragli un intellettuale siciliano

Sistemando la mia libreria è venuto fuori un piccolo libro, “L’altra isola” di Giacomo Baragli, 1977, ed. Celebes. Una raccolta di articoli pubblicati sulla stampa locale e altri scritti brevi sulle problematiche dell’arte e dei beni culturali in Sicilia ed in particolare a Palermo. L’opinione schietta e libera di chi crede nell’onestà intellettuale a tutti i costi. Sfogliando leggo un articolo sulla Galleria d’arte Moderna di Palermo e non usa mezzi termini nel descrivere l’incuria e l’inettitudine nella gestione culturale priva di prospettiva e relegata alla gestione dei doni di qualche famiglia ricca palermitana di quadri considerati da Baragli di dubbio gusto. Tra i vari articoli diversi sul ruolo del sindacato degli artisti e mi viene in mente le attuali discussioni sull’attualità del sindacato dei fumettisti.

Nell’introduzione parla della polemica tra Elio Vittorini e Palmiro Togliatti sul ruolo della cultura. La sua posizione emerge con chiarezza in pieno sostegno della tesi di Vittorini ma senza farne motivo di arroccamento ma con un dialogo forte con la politica. Come la sua vita da intellettuale impegnato ha dimostrato. Baragli l’ho avuto come docente all’Accademia di Belle Arti di Palermo e lo ricordo con piacere, la sua voglia di insegnare e di discutere rendevano molto gradevoli le giornate del corso di decorazione. Mi ricordo i bei momenti passati a discutere sul sistema dell’insegnamento dell’arte in Accademia e delle proposte che insieme agli altri studenti volevamo attuare. Purtroppo in quegli anni gran parte del corpo docente vedeva malamente qualsiasi proposta innovatrice e ostacolava in tutti i modi. Poi la sua prematura morte fu la causa principale del mio trasferimento a Bologna. Sempre dal libro, in riferimento ad una mostra di opere restaurate di Palazzo Abatellis, dice: “per impostare un rapporto corretto tra il patrimonio culturale del museo e la comunità dei cittadini, prefigurando quel museo attivo che dovrebbe essere una delle fondamentali strutture culturali della città moderna” e poi continua “si parte, va detto subito, proprio da zero; si parte cioè dallo scarsissimo senso della proprietà dei palermitani; ricchissimi invece di senso del possesso, che è tutt’altra cosa”. Mi verrebbe di trascriverlo tutto perché è molto interessante e attualissimo. Giacomo Baragli era uno di quelle teste pensanti che aveva un idea del sistema museale e artistico della città.
Qui ho trovato la sua biografia. La foto che ritrae Giacomo Baragli l’ho presa da Kalós rivista d’arte da lui diretta.

Un anno di blog, il viaggio continua!

In questa foto lo stessa rete della testata del blog (in orizzontale), un anno dopo.


Che dire, è passato un anno da quando ho aperto questo blog e non posso nascondere che per me è diventato in poco tempo uno strumento molto utile e anche divertente. Utile perché lo uso sia per dare informazioni sulle mie presentazioni di Stalag XB che compie pure lui un anno (abbondante è uscito a luglio 2009), sia per parlare di fumetti e del lettering del fumetto in particolare. Il corso che tengo all’Accademia di belle Arti di Bologna mi ha suggerito l’idea di tenere anche delle lezioni on line del programma di FontLab Studio 5. Insomma un occasione per parlare di fumetto e non solo. Di parlare di tecnologia legata al disegno e di mostrarvi i miei disegni o i miei progetti. Molta attenzione l’ho dedicata anche al sito 8settembre1943.inf, la storia dei militari italiani deportati dal nazismo, al viaggio nei luoghi della deportazione, storia legata al mio libro. Proprio oggi ho pubblicato dei nuovi aggiornamenti e prossimamente insieme ai “viaggiatori” vi informeremo dei nuovi progetti di documentario e di nuovo sito in allestimento. Questo blog mi ha permesso di condividere con tanti “non bolognesi” la bella iniziativa che l’Unità di Bologna ha pubblicato nelle pagine locali che ha riscosso molti apprezzamenti. Per me un bilancio positivo.