Ieri mi è arrivata la notizia, tramite mail da parte di Martina, una signora tedesca che ha preso a cuore la storia di di più Gioacchino Virga, del ritrovamento del luogo di sepoltura. Come è noto a chi passa da questo blog, Gioacchino è il mio parente deportato dai nazisti dopo l’8 settembre 1943 perché militare, sulla sua storia ho realizzato il fumetto Stalag XB. Di lui sapevamo che era morto il 14 marzo del 1945 in un lager nazista, presupponevamo fosse quello di Langwasser/Norimberga. Invece dalla ricerca di Martina risulta che il suo ultimo campo di prigionia fu quello di Fullen, un lazaretto in Germania al confine con l’Olanda. Quando ho cominciato a disegnare il libro non immaginavo che questa storia mi avrebbe dato così tante emozioni. Ringrazio Martina che ha fatto questa ricerca, per lei non è la prima. Lei ha scelto di dedicare una parte del suo tempo agli IMI, internati militari italiani. Ha fatto rincontrare ex internati e ha ricostruito tanti pezzi di storie dimenticate. In Germania ci sono tante persone che dedicano il loro tempo a ricostruire le tante vicende drammatiche che il nazismo ha determinato durante la seconda guerra mondiale. Mentre in Italia continuiamo a raccontarci che i cattivi furono solo i tedeschi, così nessuno sente alcuna colpa per il nostro passato (fascista). È così forte questa idea che siamo capaci di mettere sullo stesso piano vittime e carnefici. Penso ai deliri di La Russa o a quelli di Gianni Morandi per Sanremo. Tornando a Gioacchino, sono contento di averlo ritrovato e come diceva Martina nella mail ad aprile eravamo a due passi da lui, infatti si trova ad Amburgo.